mercoledì 6 febbraio 2019

La mia parola italiana adottata


Siamo alcune alunne del corso di conversazione e vi presentiamo un mini vocabolario adottivo con le parole che più amiamo della lingua italiana. La nostra insegnante ci ha parlato di questa iniziativa del Festivaletteratura di Mantova, a noi è sembrata geniale e così abbiamo voluto seguirne l’esempio. Ecco a voi il nostro piccolo contributo.

Speriamo di suscitare non solo la curiosità di chi lo sfoglia, ma anche il desiderio di arricchirlo ulteriormente con nuove parole e con le storie che vi hanno spinto ad adottarle. 


giovedì 24 maggio 2018

Due futuri best seller immaginari!

Ciao siamo Anna e Diana, alunne del corso di conversazione.

Il 23 aprile per celebrare la ricorrenza di San Giorgio,  ovvero la Giornata Mondiale del Libro, in classe abbiamo suggerito un elenco di titoli di romanzi che avevamo letto, classificati secondo il loro genere.
Mescolando le  parole dei titoli di questi libri, ognuno ha creato un nuovo titolo, poi ha scritto la recensione di  un romanzo immaginario.  Qui di seguito, due autrici dei libri immaginari presentano la recensione alla casa editrice per convincerla che il romanzo merita  di essere pubblicato.



Titolo: Odissea sull’isola blu
Autore:  Anna
Avventura storica per ragazzi
Età consigliata 12-14 anni





Si tratta di un romanzo in cui si racconta la storia mozzafiato del viaggio intorno all’isola blu della famiglia (e altra parentela) del giovane Francesco Russo, partiti sulla giunca cinese “la Galleggiante”, bella goletta  a tre alberi.
È l’anno 1291, Marco Polo rimane stupito dalle ottime caratteristiche costruttive e dalla confortevole sistemazione della famiglia Russo sulla goletta La Galleggiante, destinata ad affrontare il mare.
Le vele dell’imbarcazione, costruite con stuoie vegetali e irrigidite con stecche di bambú, riescono a risalire il vento in modo eccellente. Il coraggioso Francesco gestisce di solito il timone centrale, di grandi dimensioni, e realizza manovre precisissime. I due occhi disegnati ai lati della prua aiutano l’imbarcazione a vedere meglio per evitare i pericoli della navigazione e portano fortuna. L’isola blu è un’isola spettrale tra nebbie perpetue, isola immaginaria sita nel mare cinese orientale. Nessuno ha mai capito come mai la chiamano l’isola blu invece dell’isola grigia. Per scoprire il sorprendente vero motivo di questo viaggio, occorre leggere il libro. Se la vicenda ha un lieto fine lo si deve in gran parte al coraggio e all’intesa dei protagonisti. La famiglia affronta i pirati, le forti tempeste, gli strani animali marini, nonché le paure e le debolezze a loro sconosciute, fino a quando non si sono immersi in questa grande avventura. Il viaggio attorno all’isola misteriosa non sarà una crociera, ma piuttosto un’odissea!


 Titolo:  Dieci piccoli indiani nella Cattedrale del Mare
Autore:  Diana
Genere: avventura


 


Il titolo di questo libro è un gioco di parole tra Dieci piccoli indiani, di Agatha Christie e La cattedrale del mare, di Idelfonso Falcones.


            La cattedrale del mare era un’antica taverna nel quartiere di Trastevere, buia e con un soffitto molto alto, che veniva chiamata cosí per la passione e la nostalgia del mare che un vecchio marinaio, il nonno dell’attuale propietario, sentiva. I suoi clienti erano molto diversi, ma ogni mercoledì, quando cominciava a fare buio, dodici piccoli indiani avevano un appuntamento in quel posto. Erano tutti arrivati a Roma in tempi diversi dall’America Centrale, e la loro ricerca di fortuna nella Vecchia Europa aveva dato risultati molto diversi. Dodici uomini, dodici storie in cui successi e fallimenti, amori e odio si mescolano, attraverso i quali si crea un forte contrasto tra due culture distanti, a volte con umorismo, a volte con crudeltà, ma sempre in modo accattivante.



lunedì 12 febbraio 2018

Baells: Il mio luogo del cuore









Desidero presentarvi il luogo a cui sono più legata: il mio paese, Baells. Una località dotata di una grande ricchezza culturale, paessaggistica e con un’ubicazione strategica da invidiare. 

Questo è il mio luogo del cuore. Un luogo adesso dimenticato da tutti i politici e che rischia di perdere la sua importanza e i suoi monumenti.

La sua ubicazione

Baélls è un comune spagnolo di 144 abitanti situato nel nord-est della Spagna. Siamo nella comunità autonoma dell'Aragona, regione di frontiera con la Francia a Nord.

Baells appartiene alla provincia di Huesca e, dentro questa, alla regione della Litera.

Siamo a due ore da Barcellona, da Zaragoza e dalla Francia. Come potete vedere, abbiamo un’ubicazione strategica ideale, sopratutto nei settori della logistica e del turismo. Ma ha avuto anche un’importanza strategica nel passato, per esempio, nella riconquista della Spagna nei confronti dei musulmani. Infatti è stato così importante, che se siete stati a Siviglia nella piazza Spagna, dove si trovano le cartine di tutte le provincie spagnole, l’unica località originale che avrete potuto vedere della mia regione è Baells. 

La ricchezza paesaggistica.

Baells è candidato per fare parte della Riserva mondiale della biosfera, un progetto dell’Unesco per conservare e proteggere la biodiversità.

Un esempio è che disponiamo d’un punto per il nutrimento degli avvoltoi, molti dei quali vengono dai Pirinei. Ma questo non è niente se pensiamo a che Baells è anche un punto strategico per l’astronomia. Abbiamo uno dei pochi osservatori astronomici della Spagna con un’ottima visibilità.

Che cosa rischia a perdere Baells? I suoi monumenti

Dichiarato bene di interesse culturale nel 2006, il forte-castello-palazzo è stato un elemento chiave della riconquista della Spagna nei confronti dei musulmani. Prima è stato un forte con funzioni militari nel 1090, dopo un castello e alla fine è diventato un palazzo fortificato di proprietà dei marchesi di Poal e d’Alfarrás, della famiglia degli Desvalls. Non so se li conoscete, ma magari vi suona il labirinto d’Horta qui a Barcellona. Allora, questo bel giardino è stato costruito da loro.

Il palazzo adesso è di proprietà del comune, il quale ha potuto restaurare alcune strutture fondamentali dell'edificio. Il tetto del palazzo è stato restaurato da qualche tempo e è stata riabilitata una sala al piano terra. Quest’anno è stata restaurata la torre e si può salire per guardare il bel paesaggio. Ma c’è ancora molto da fare, perché la maggioranza del palazzo è in rovina e il comune non ha soldi per una completa riabilitazione. 

L’altro monumento importante è la chiesa di Nostra Signora dell’Assunzione. La chiesa è un monumento unico, costruito nel 1623. E perché è unica? Nella guerra civile il popolo l’ha protetta e preserva il maggior patrimonio di dossali della zona: Lavoro di Juan Ramírez Mejandre, uno dei grandi scultori del barocco dell’Aragona. Suo figlio, José Ramírez de Arellano, nato a Baells, è il miglior scultore, architetto di dossale e decoratore aragonese del diciassettesimo secolo e scultore principale del re Felipe V. La chiesa è anche importante per i dipinti murali, che rivestono tutti i muri.  C’è una delle rappresentazioni più antiche della Madonna del Pilar. È anche importantissimo l’arte mudejar, dichiarato Patrimonio culturale dell'umanità dall’Unesco, conservato in ottime condizioni. Ma tanta bellezza rischia di essere danneggiata dall’aggressione dell’acqua, perché la chiesa ha bisogno di riparare il tetto.  

E arriviamo al punto dove tutte le donazioni sono benvenute, l’arte ve ne sarà grata! 


Due frasi su di me: Sono uditrice interna dell'azienda FCC S.A., consulente indipendente nel mio tempo libero e Presidentessa del Gruppo di Giovani Economisti del Collegio degli Economisti della Catalogna. L'idea del mio luogo del cuore viene dalla mia infanzia, perché è il luogo dove sono cresciuta e perché è un posto meraviglioso che molti ignorano.

mercoledì 17 gennaio 2018

L'amore è più...

Ecco la nostra poesia!
Cosi lavoriamo i comparativi a lezione nell' Istituto Italiano di Cultura di Barcellona
Voce: Sebastian



L’amore è più rosso del sangue del cuore di Giulietta,
più rosso di un ragù della mamma la domenica mezzogiorno
e della macchia che lascia,
più rosso delle mie guance quando ti vedo apparire
e dei miei occhi quando ti vedo partire,
e l’amore con te è anche freddo,
più freddo del taglio di una spada
più freddo della notte nel deserto.
L’amore è più nero della notte
Di una notte senza stelle
Quando non hai nessuno a cui amare,
più nero di un futuro senza sole.
E l’amore è anche luminoso,
più luminoso del sorriso di un bambino,
più luminoso di una supernova.

È luminoso come i tuoi begli occhi

martedì 27 giugno 2017

Mia Nonna

Ciao a tutti!

Siamo gli studenti del livello B1.2 e in occasone della giornata mondiale della poesia, il 21 marzo, la nostra insegnante ci ha chiesto di scrivere una poesia per praticare i comparativi.

Noi non abbiamo pensato che fossimo così creativi...ma senza pensarci troppo, senza provare di metterci d’accordo tra di noi, in modo collaborativo abbiamo mescolato tutte le nostre parole.

Ci siamo basati su una poesia di Carl Sandburg “Ragazzina sii prudente in ciò che dici”,   sulla quale ci eravamo esercitati.

Il risultato...una poesia dedicata a una persona molto speciale, una persona che forse ha  più pazienza di un santo, una persona che forse è più saggia di un Nobel...
Non ci sono  dubbi...è  un omaggio alla nonna, a tutte le nonne.


Eccola la nostra creazione! Che ne pensate? Speriamo che vi piaccia!

domenica 7 maggio 2017

La grande bellezza, una boiata pazzesca





Un film che per me è stato una boiata pazzesca è La grande bellezza. Quando ho cominciato a vedere questo film di Paolo Sorrentino, non solo non mi è piaciuto per niente... mi sono anche addormentata.

Mi avevano parlato molto bene di questo film, che ha ricevuto tanti premi, ma sono stata molto delusa. Anche se non ho potuto finirlo, non credo che sia il tipo di film che mi sarebbe piaciuto vedere.

Credo che la storia che racconta La grande bellezza sembri interessante, ma mi sono annoiata da morire perchè il ritmo è troppo lento. Non è un racconto avvincente, non succede niente di spettacolare. Io preferisco i film di avventura e mistero e anche quelli storici o biografici.

Nemmeno le immagini di Roma mi hanno aiutato a godere della storia. Credevo che fosse un racconto sulla vita, sui viaggi... ma non sono stata capace di capire niente. Forse i film filosofici non sono fatti per me. Oppure Sorrentino è un registra troppo analitico per il mio gusto.

Non so che cosa vedano gli altri, ma per me questo film è stato una boiata veramente.

Amanda